BarrieraZero è il progetto che Fondazione Paracelso ha rivolto ai
giovani emofilici, per intercettare i loro bisogni e aiutarli a gestirli.
A tale fine, abbiamo scelto di creare uno spazio dedicato, che
consentisse a questi ragazzi una riflessione su se stessi a tutto tondo.
L’adolescenza è il momento in cui, per la prima volta, ci si confronta
con la propria vita e con la propria identità sociale, un cambiamento
che vale anche per l’emofilia: si inizia a gestire la malattia in autonomia.
Nato grazie alla collaborazione di otto ragazzi, che abbiamo incontrato
a più riprese, di Alessandra Stella e Sonja Riva, formatrice la prima e
mediatrice familiare la seconda, nostre storiche collaboratrici per i
progetti HOPE e Cominciamo da piccoli, nonché di FedEmo,
BarrieraZero si è articolato in due incontri, a giugno e a dicembre,
poiché la condivisione di un tempo e di uno spazio ci è parsa la
situazione migliore per favorire l’ascolto e lo scambio reciproco.
Nel corso di ciascuno dei due moduli, Alessandra e Sonja si sono alternate
alla conduzione del gruppo proponendo attività orientate a stimolare
la riflessione su di sé e la discussione. Per favorire il percorso di presa
di coscienza, per aiutare i ragazzi a prendere contatto con le proprie
risorse, è importante lasciare spazio alla spontaneità: si tratta di un
approccio nuovo, che considera l’emofilia solo uno dei tanti aspetti
della vita, come dovrebbe accadere tutti i giorni. In entrambi i moduli
è stato dedicato uno spazio all'attività fisica e ricreativa sotto la
guida di Clarissa Bruno.
Il primo modulo, della durata di tre giorni, si è svolto dal
23 al 26 giugno 2016; il secondo modulo tra il 2 e il 4 dicembre dello
stesso anno presso il Gogol Ostello a Milano.
Il gruppo era composto da sette ragazzi
che hanno preso parte sia all’incontro estivo che a quello invernale,
perché i due moduli, legati da un significativo filo conduttore, vanno
considerati parte di un unico percorso.
Per approfondimenti, è possibile utilizzare i seguenti contatti:
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Alba Piscone: 3356543072
Il progetto è realizzato con il sostegno di Sobi.