Il testamento in Italia

Il testamento nell’ordinamento civile italiano è un atto con cui un soggetto dispone dei propri averi o di parte di essi per quando avrà cessato di vivere. Si tratta di un atto strettamente personale e non può in alcun caso compiersi a mezzo di rappresentante.

La volontà testamentaria si basa su 4 principi fondamentali:

  • il principio di certezza: bisogna indicare in maniera chiara ed evidente la persona/e o l’ente/i a favore del quale è dettata la disposizione testamentaria;
  • il principio di personalità: è un atto personale che esprime le volontà personali e non può essere delegato ad altro soggetto;
  • il principio di formalismo: l’ordinamento richiede che la volontà testamentaria sia manifestata attraverso forme tipiche, espressamente e tassativamente previste (testamento olografo, pubblico o segreto);
  • il principio di revocabilità: consente al testatore di revocare, modificare e aggiornare più volte e fino all’ultimo momento di vita le disposizioni testamentarie.

In mancanza di testamento valido, oppure quando il testamento non dispone dell’intero patrimonio del defunto, ma solo di determinati beni si apre, in tutto o in parte, la successione legittima.

La suddivisione del patrimonio

La Legge tutela i nostri interessi e quelli dei nostri parenti più prossimi, ai quali riserva comunque una quota del patrimonio.

In presenza di legittimari (coniuge, figli e ascendenti, solo nel caso in cui non vi siano discendenti), l’eredità viene divisa in due parti: la quota di riserva, destinata agli eredi, e la quota disponibile, di cui possiamo decidere liberamente e senza vincoli.

Solo in assenza di eredi, possiamo destinare l’intero patrimonio secondo la nostra volontà.

Gli eredi legittimi

Si intende per successione legittima la parte dell’eredità riservata per legge agli eredi legittimari e di cui chi fa testamento non può disporre liberamente. La successione legittima individua gli eredi legittimari nei seguenti soggetti: il coniuge, i discendenti legittimi e naturali, gli ascendenti legittimi. In assenza di testamento, il patrimonio viene devoluto ai parenti a partire da quelli più vicini al defunto (figli e coniuge), via via fino a quelli più lontani sino al sesto grado di parentela. Nel caso in cui non vi siano parenti entro il sesto grado e non vi sia una disposizione testamentaria, l’eredità si devolve a favore dello Stato.

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