28 giugno 2016


Dal 23 al 26 giugno scorsi, presso il Gogol Ostello di Milano, si è tenuto il primo incontro del progetto Barriera Zero, organizzato in collaborazione con FedEmo. Sette ragazzi emofilici, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, si sono ritrovati assieme al personale di Fondazione Paracelso, ad Alessandra Stella e Sonja Riva, formatrice la prima e mediatrice familiare la seconda, e a Clarissa Bruno, fisioterapista.

 

Il progetto, nato dopo un focus group con i ragazzi, ha come obiettivo quello di far emergere i loro bisogni nella loro specifica fascia d’età e nel contesto ambientale in cui vivono: bisogni come adolescenti, legati alla crescita personale, a una consapevolezza di sé, a una crescita della propria autostima, alla capacità di relazionarsi agli altri, con l’aggiunta di un peso in più che è l’emofilia.

 

L’incontro di Milano ha visto i ragazzi lavorare molto bene assieme a tutto il personale presente con lo scopo di costruire ognuno un proprio percorso sano e armonico con la malattia evidenziando le problematiche tipiche della loro età.

 

I ragazzi hanno partecipato con convinzione, si sono messi in gioco non esitando a raccontare fatti e aspetti personali della loro esperienza di vita, del loro sentire. Ognuno di loro ha partecipato in funzione del proprio carattere e modo di fare, ma con un atteggiamento che ben presto li ha portati ad amalgamarsi e a confrontarsi. Il tutto in un clima di leggerezza e condivisione, dove non sono mancati momenti di svago e di divertimento: hanno ballato e riso con Clarissa e hanno fatto passeggiate alla ricerca di un rinfrescante gelato nel caldo milanese.

 

L'esperienza naturalmente non finisce qui: nei prossimi mesi Fondazione Paracelso, assieme alle formatrici, analizzerà i risultati emersi, anche nell'ottica dell'organizzazione teorica e pratica della seconda fase del progetto, vale a dire del secondo incontro che sarà nei primi mesi del prossimo inverno.

 

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