2 maggio 2016


Grande affluenza di pubblico e partecipazione al dibattito nell’incontro organizzato da Fondazione Paracelso in occasione della Giornata mondiale dell’emofilia, che si è tenuto a Milano lo scorso 21 aprile, dal titolo “Medicina. Trasformiamola in energia”.

Hanno aperto i lavori della giornata due esperti: Federico Perozziello e Lorenzo Mantovani.

Il primo, pneumologo e storico della medicina, ha introdotto il tema della medicina e della salute, partendo dalla constatazione che proprio il concetto di salute non è sempre stato un qualcosa di assoluto, ma è cambiato nel corso del tempo, adeguandosi ai diversi contesti culturali. Un excursus molto interessante attraverso i secoli che ha appassionato la platea della Sala dell’Acquario civico di Milano: dagli stregoni e dalle fattucchiere, visti come antenati degli odierni medici, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove sempre di più la malattia è percepita come un fatto biologico complesso calato nel contesto sociale del paziente. Il tutto attraverso citazioni e prese di posizione di filosofi, sociologi, medici, scienziati, scrittori o uomini di cultura.

Lorenzo Mantovani, docente di Sanità pubblica all’Università di Milano Bicocca, ha invece affrontato il tema della malattia e dei farmaci da un punto di vista economico, evidenziando il fatto di come sia indispensabile, per una migliore economia del sistema e per una maggiore razionalizzazione della spesa sanitaria, guardare avanti, proponendo logiche di lungo periodo e non, come accade oggi in numerosi contesti, pensare solamente al contingente proponendo modifiche del SSN che tengano solamente conto della situazione corrente.

I lavori sono poi proseguiti con gli interventi di Antonella Delle Fave e Luca Negri, dell’Università degli Studi di Milano, stimolati nella discussione da Andrea Buzzi, che hanno presentato i primi risultati del progetto Resilienza, sostenuto da Fondazione Paracelso e realizzato con il contributo di Bayer. Questo argomento ha animato la platea, e sono stati numerosi gli interventi a testimonianza che il tema della resilienza, intesa come capacità della persona di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzata o addirittura trasformata positivamente, era molto sentito dai presenti.

La mattinata si è chiusa con la proiezione del video della Maratona di New York, a cui hanno partecipato 5 atleti emofilici, alcuni con protesi, che erano presenti in sala e che hanno ricevuto un caloroso applauso dal pubblico presente.

Arrivederci al prossimo anno!

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