3 novembre 2015


Recentemente sono apparsi numerosi articoli sulla stampa riguardanti il tema dell’obbligatorietà delle vaccinazioni per i bambini. Il tutto nasce in seguito al diffondersi di notizie in rete, amplificate da alcuni media e basate su argomenti con scarso valore scientifico, che parlano di inutilità o a volte addirittura di pericolo per i bambini vaccinati. Come se il tema si potesse trattare e dibattere al bar al pari di una partita di calcio – senza nulla togliere allo sport più amato dagli italiani.

La polemica, diffusa in particolar modo sui social network ha portato, per la prima volta dal dopoguerra, a una diminuzione della percentuale dei bambini vaccinati, e al riapparire di alcune malattie che, almeno in Italia, sembravano scomparse da tempo.

Le vaccinazioni sono in tutto il mondo il mezzo più efficace per prevenire le malattie infettive serie e le loro complicanze: grazie alle vaccinazioni infatti è possibile proteggere i bambini da infezioni gravi; inoltre, le vaccinazioni consentono di prevenire la comparsa di infezioni che, se contratte in età adulta, possono causare serie conseguenze, senza tener conto del vantaggio sociale che ne deriva, cioè la progressiva eliminazione delle malattie che sono oggetto di vaccinazione.

E questi sono fatti, basta guardare la storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi: la riduzione della mortalità infantile è dovuta anche alla somministrazione dei vaccini a bambini fin dalla loro nascita.

La comunità scientifica è oggi fortemente preoccupata per i rischi alla salute che derivano da queste false informazioni che circolano soprattutto sulla rete e che alcuni giornalisti, poco professionali e poco preparati, utilizzano per attirare attenzione e per mettersi in mostra.

È importante quindi cercare di affermare alcuni punti fermi: la comunità scientifica NON è divisa sul tema vaccini. Anche se ci sono alcuni scienziati che si dichiarano contrari, questi sono in nettissima minoranza rispetto a coloro che hanno condotto ricerche e pubblicato risultati che dimostrano l’efficacia e la necessità dei vaccini per il benessere e la salute della comunità. Per la comunità scientifica il giudizio è praticamente unanime. Proprio come sui cambiamenti climatici.

È importante sottolineare come vaccini siano sostanze testate scientificamente e non contengano composti tossici. Nella maggior parte dei casi, se appaiono, le reazioni avverse sono lievi (rossore in corrispondenza del punto di iniezione o febbre) e si risolvono spontaneamente. Solamente in alcune rare situazioni si possono avere reazioni più importanti che sono statisticamente molto meno frequenti rispetto alle complicanze che potrebbero derivare se si contrae la malattia.

Infine c'è il rispetto e il dovere verso gli altri bambini. Come ha detto recentemente il Professor Umberto Veronesi "... ai genitori che si battono contro le vaccinazioni obbligatorie e che sostengono a testa alta il loro diritto a non far vaccinare i figli, voglio sommessamente ricordare che la loro opposizione è resa possibile proprio dal fatto che altri bambini sono stati immunizzati...".

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